Vi segnaliamo l’articolo di Raffaella Bolini pubblicato su il manifesto del 14 luglio 2020. Un racconto molto sentito. “Non ci credevo, che più di ottomila persone fossero state, a freddo e tutte insieme, massacrate. Non sotto le bombe, non in combattimento – ma messe in fila e uccise, una dopo l’altra, tutti i maschi di tutte le età, dopo essere stati separati dalle donne. Come nei peggiori eccidi dei nazisti. Eppure stavo lì due settimane al mese da anni, avevamo i permessi per muoverci anche nelle zone più difficili, arrivavamo in mezzo alla guerra vera e ne avevamo viste di tutti i colori in Bosnia“.