Una telefonata ci ha informati tre giorni fa dell’improvvisa scomparsa di Alessandro Leogrande, giornalista e scrittore, ma per noi soprattutto una persona vicina.
Siamo rimasti letteralmente folgorati e ammutoliti.
Con Alessandro abbiamo condiviso una vicinanza non intima, ma culturale e sociale per il lavoro che ha svolto con Lo straniero e con le Edizioni dell’Asino. E’ sempre stato presente al Salone dell’editoria sociale, ha fatto parte di quella comunità allargata di cui ci sentiamo parte.
Con lui abbiamo condiviso l’interesse per l’informazione e per la ricerca fuori dalle tendenze mainstream e l’attenzione dedicata alla denuncia e all’analisi, fatta da dentro, delle contraddizioni sociali, dei destini di chi sta in basso e del lavoro di chi sempre dal basso si ribella e agisce con la solidarietà concreta.
Un ricordo tra tutti: l’ideazione di un opuscoletto Bada alla Bossi-Fini! che Lunaria decise di realizzare insieme a Altraeconomia, Asgi, Ics e Lo Straniero, per denunciare la disumanità di una legge che avrebbe (allora non lo sapevamo) condizionato fortemente la vita dei migranti giunti nel nostro paese sino ad oggi. Non piacque alla Lega che promosse un’interrogazione parlamentare sino a farne un caso.
Con Alessandro e con il gruppo de Lo straniero decidemmo di non strumentalizzare quella visibilità inattesa per proteggere la docente dell’Università che aveva osato proporre la lettura del testo nel corso di un seminario.
Ecco. Ci piace ricordare Alessandro così.
Una persona generosa e sempre attenta alle conseguenze che le scelte, non solo quelle dei potenti, ma anche le nostre, possono provocare sulla vita delle persone.
Ciao Alessandro
Ecco il suo utlimo reportage, pubblicato il 27 Novrembre su Internazionale