Prende vita a Grottaglie “Inter Nos”, il progetto interculturale avviato dall’Associazione Salam ONG, e che coniuga inclusione dei richiedenti asilo e valorizzazione in chiave turistica del quartiere delle ceramiche. Dieci le botteghe di ceramisti che hanno aderito al progetto al quale prendono parte dieci gruppi formati da otto richiedenti asilo ospiti del centro di prima accoglienza presso il Gill Hotel.
Innovativo e originale, il progetto si basa su un’esperienza consolidata che in due anni ha dato vita prima a Tarantovecchia.org e poi al percorso interattivo e turistico “Sulle vene della Puglia” per la valorizzazione integrata del patrimonio culturale e paesaggistico come opportunità di partecipazione attiva dei migranti, lungo un tratto della ciclovia dell’Acquedotto Pugliese.
Nel cuore del quartiere delle ceramiche, tra ipogei, laboratori, botteghe e studi d’arte, la mediatrice sociale Angela Valente ed il videomaker Donato Marchesani dal 22 marzo accompagnano per due volte a settimana (mercoledì e giovedì) il gruppo di dieci richiedenti asilo. A ogni gruppo è assegnata una bottega di ceramisti di Grottaglie.
Il progetto si compone di due fasi. La prima, già partita, è la fase conoscitiva e prevede una visita guidata al quartiere delle ceramiche a cura degli operatori Salam che introdurranno i richiedenti asilo nella bottega o studio d’arte. La seconda fase invece è quella operativa, di documentazione e promozione. Si valuterà chi tra i beneficiari del progetto sarà interessato a sviluppare un percorso di approfondimento sull’argomento. Ad ogni bottega si interfaccerà un richiedente asilo che verrà seguito dagli operatori, un mediatore e dal maestro ceramista. Durante questa fase, il videomaker documenterà e metterà in risalto l’incontro e lo scambio tra il ceramista e il richiedente asilo.
Le finalità che si pone il progetto sono molteplici: facilitare il rapporto con l’altro, rendendo i partecipanti soggetti attivi nella comunicazione; dare una visione globale ai partecipanti della lavorazione della creta; recuperare la memoria storica e orale dei ceramisti e creare un archivio on line accessibile a tutti; promuovere i beni culturali e artigianali del centro storico, rafforzando al tempo stesso i valori della solidarietà e della cooperazione. Altra finalità è quella di superare il “sistema della prima accoglienza”, cercando di avvicinarsi quanto più possibile all’approccio Sprar: basato più sull’ acquisizione dell’autonomia perduta del richiedente asilo e su una progettualità, che non sull’approccio assistenzialista.
Obiettivo particolare del progetto è quello di realizzare un QR CODE (quick response code) ad opera dei richiedenti asilo coinvolti e degli operatori dell’associazione Salam. Si tratta di uno strumento di comunicazione bidirezionale sia per il ceramista che lo utilizzerà per promuovere la sua attività e la sua arte, che per il turista o chiunque voglia avere informazioni sulle ceramiche delle botteghe coinvolte. Grazie a questa applicazione sarà possibile quindi implementare il turismo nella città di Grottaglie e valorizzare il patrimonio storico e artistico. Attraverso il qr code il turista attraverso il suo smartphone potrà quindi accedere a tutte le informazioni della bottega coinvolta, con materiale audio e video realizzato in italiano, inglese e francese.