Citata in giudizio per discriminazione razzista perché chiede una polizza maggiorata agli automobilisti stranieri, la compagnia assicurativa Genialloyd decide di risolvere la controversia eliminando il parametro della cittadinanza dalla determinazione delle proprie tariffe. Conclusa, quindi, la causa civile intentata nel novembre 2010, da un cittadino tunisino di 47 anni, da 16 in Italia con regolare permesso di soggiorno. L’uomo a fronte di un preventivo iniziale di 597 euro per l’assicurazione Rca di un autocarro, si è visto chiedere successivamente 170 euro in più quando la società si è accorta della sua nazionalità. In un primo momento, Genialloyd si è difesa sostenendo che statisticamente in determinati Paesi extra Ue il numero di incidenti stradali supera la media italiana ed europea. Nel ricorso si evidenzia, invece, che la questione relativa alla maggiorazione della polizza per i cittadini stranieri era già stata sollevata “da un’inchiesta di un noto quotidiano, e ripresa dall’Asgi, in cui si denunciava “l’applicazione da parte di diverse compagnie assicurative di tariffe maggiorate per la stipula di polizze Rca con immigrati stranieri appartenenti a determinate nazionalità, come ad esempio quella rumena e marocchina, rispetto alle tariffe applicate a cittadini italiani a parità di altre condizioni”. La questione è diventata anche oggetto di un’indagine della competente Autorità di vigilanza.