Come è già avvenuto a Firenze nel mese di gennaio, anche a Livorno il tribunale ha dato disposizione di non convalidare gli arresti dei cittadini stranieri privi di permesso di soggiorno già destinatari di un provvedimento di espulsione. All’origine della decisione, il contrasto tra la legge Bossi-Fini, che prevede l’arresto dei cittadini stranieri già colpiti da un ordine di allontanamento dal territorio nazionale entro 5 giorni emesso dal questore, e la direttiva comunitaria (2008/115/CE), approvata nel dicembre 2010 e non ancora recepita nell’ordinamento italiano. La direttiva stabilisce infatti una gradualità nei giorni di tempo previsti per lasciare il paese correlata al livello di pericolosità sociale dello straniero e prevede la privazione della libertà personale entro limiti ben precisi.