Ashraf Tahir, ex operaio e disoccupato di origine pakistana nel giugno 2010 si era visto negare la residenza dal Comune di Palosco (BG) perché aveva un reddito inferiore ai 5mila euro. Il Tribunale di Bergamo ha stabilito con un’ordinanza che il rifiuto della residenza a un cittadino straniero a causa della sua povertà è un atto discriminatorio e ha imposto al Sindaco del comune bergamasco la cessazione del comportamento discriminatorio. La vittima era stata assistita dalla FIOM.