«La sentenza del giudice del lavoro che impone al Comune di Brescia di estendere il bonus bebè a tutti i residenti, italiani ed extracomunitari, è valida e appropriata». Così la Corte di cassazione mette fine al contenzioso legale tra la Cgil e l’amministrazione comunale di Brescia sugli «aiuti» riservati esclusivamente alle famiglie dei nuovi nati italiani. Il Comune aveva deciso di ricorrere in Cassazione dopo la sentenza del giudice del lavoro del 13 marzo 2009, il quale aveva stabilito che l’amministrazione bresciana avrebbe dovuto «cessare immediatamente il comportamento discriminatorio e ritorsivo posto in essere ritirando la delibera dopo la prima sentenza contraria». Soddisfazione in Cgil dove il segretario, Damiano Galletti, osserva: «Per motivi ideologici hanno sperperato soldi pubblici ricorrendo in Cassazione. Bastava usare il buon senso. Adesso non rimarrà che dar corso alle vecchie sentenze e distribuire i fondi a tutti i nuovi nati, italiani o stranieri che siano…».