Oggi, mercoledì 16 marzo, il Senato ha approvato in via definitiva la proposta di legge che istituisce la Giornata della memoria e dell’accoglienza. “La Repubblica riconosce il giorno 3 ottobre quale Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’immigrazione, al fine di conservare e di rinnovare la memoria di quanti hanno perso la vita nel tentativo di emigrare verso il nostro Paese per sfuggire alle guerre, alle persecuzioni e alla miseria”, si legge nel primo articolo della legge, approvata con i voti favorevoli di Partito Democratico, Sinistra e Libertà e Area Popolare. La Lega Nord ha votato contro, mentre Movimento 5 Stelle e Forza Italia si sono astenuti. L’istituzione di una Giornata della memoria delle vittime delle migrazioni è stata proposta alla Camera dall’on. Paolo Beni e altri e qui approvata il 14 aprile 2015: oggi con l’approvazione del Senato è legge.
“L’approvazione del Senato conferma l’importanza di istituire una Giornata in memoria di tutte le vittime dell’immigrazione come strumento per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla strage che avviene nel Mediterraneo e non solo, e costruire una cultura di accoglienza per le persone che fuggono da guerre e miseria cercando salvezza in Europa”, commentano i membri del Comitato Tre Ottobre – promotore dell’iniziativa – nato dopo la terribile strage del 3 ottobre 2013, quando trecentosessantotto persone morirono al largo di Lampedusa. Una strage a cui ne sono seguite purtroppo molte, troppe altre. La legge è arrivata in Senato alla vigilia del 18 aprile 2015, quando altre 800 persone sono annegate nel Canale di Sicilia. “Dal 3 ottobre a oggi, in soli 889 giorni – specifica il Comitato – sono morte almeno altre 8000 persone nel Mediterraneo”. E le misure intraprese dai governi nazionali in sinergia con le istituzioni europee non sembrano andare nella direzione di porre un termine a questa drammatica situazione, al contrario: le politiche di esclusione e respingimento portate avanti continuano a costringere troppe persone in fuga dai propri paesi a compiere viaggi costosi e pericolosi per raggiungere l’Europa. Sono politiche che contrastano con buona parte dell’opinione pubblica: quella parte che in Italia ha firmato la petizione lanciata dal Comitato Tre Ottobre per sostenere l’istituzione della Giornata di memoria. Sono state oltre 30mila le firme raccolte per sostenere questa battaglia. Finalmente arrivata alla vittoria. Ora l’impegno di tutti deve essere rivolto non tanto ”per la commemorazione in sé -come specificato dal Comitato – ma per l’intenzione scritta in quei due paragrafi, di fare del 3 ottobre giorno di riflessione e d’impegno in tutte le scuole. Per offrire un’occasione ai nostri figli di capire e di crescere in un mondo che non sia solo concentrato di egoismo e violenza. È uno spiraglio, una possibilità di contribuire a costruire la solidarietà che manca, che metta da parte i numeri ed insegni che quelle persone hanno un nome ed una storia, che vanno protette le persone e non i confini”.
Una legge sicuramente importante sul piano simbolico e culturale la cui applicazione rischia di sconfinare facilmente nella retorica se non sarà accompagnata da scelte ugualmente lungimiranti in materia di circolazione dei migranti, garanzia effettiva del diritto di asilo, accoglienza e inclusione sociale delle persone che riescono a raggiungere l’Italia e l’Europa.