Maria Catarina Boa Morte, una giovane donna portoghese, sposata con un bellunese, si costituisce parte civile alla prima udienza del processo contro una coppia di bellunesi accusati di ingiurie razziste e minacce. Era il giugno del 2010. La donna portoghese si trovava all’interno di un ipermercato per fare la spesa, assieme ai suoi due bambini, entrambi all’interno del carrello. La coppia si sarebbe avvicinata alla donna e le avrebbe manifestato le proprie rimostranze sul bambino che si trovava in piedi sul carrello perché “lo sporcava con le scarpe”. Dopo averlo fatto scendere, ha sentito dire: “Questa gente non sa nemmeno cosa siano le norme igieniche”. La donna, offesa, ha subito replicato. Nel corso del breve diverbio, sarebbe uscita una pesante frase legata inequivocabilmente al colore della pelle. E nell’allontanarsi, la minaccia: «Se prendi il mio numero di targa, ti rifilo due schiaffi», avrebbe detto l’uomo alla donna portoghese. A questo punto, la signora Boa Morte ha chiamato i carabinieri.