Il 24 novembre, giornata internazionale contro la violenza di genere, si terrà la manifestazione nazionale di Non Una Di Meno a Roma, con partenza alle ore 14.00 da Piazza della Repubblica e arrivo a Piazza San Giovanni. Una grande mobilitazione nazionale contro quello che dalla maggior parte dei giuristi, psicologi e associazioni femministe è considerato uno dei peggiori disegni di legge sulla famiglia. Il Decreto Pillon è una norma inaccettabile che deve essere contrastata con ogni mezzo. Ma la “marea femminista senza bandiere e simboli identitari e di partito” è pronta a scendere in piazza, per il terzo anno consecutivo, anche contro “il gioco razzista che strumentalizza stupri e femminicidi”. “La violenza contro le donne non ha colore: è sempre violenza maschile”, dicono nel manifesto che lancia lo stato di agitazione permanente. “Patriarcato e razzismo sono due facce della stessa medaglia: rifiutiamo la paura, l’odio e la violenza del decreto Salvini, costruendo mobilitazione e solidarietà diffusa, in primo luogo con le migranti esposte a violenze reiterate e sulla cui pelle si gioca in modo ancora più tragico la partita della destra al governo. Rivendichiamo la libertà di muoverci e di restare, diritto d’asilo, cittadinanza e un permesso di soggiorno europeo senza condizioni, svincolato da lavoro, matrimonio e studio”. Le donne che attraversano i confini combattono in prima linea contro la violenza sistemica e patriarcale, contro lo spossessamento e lo sfruttamento, sia nei paesi di origine che in quelli di transito e di arrivo. L’attuale governo, dicono le attiviste di Nudm, si è fatto portatore di “una vera e propria guerra contro donne, migranti e soggettività lgbt*qia+”, attraverso misure e proposte di legge che insistono su un modello patriarcale e autoritario.
Già il 25 novembre è convocata un’assemblea nazionale con lo scopo di arrivare allo sciopero globale delle donne dell’8 marzo.
L’appuntamento è a Roma, sabato, a Piazza della Repubblica alle ore 14.
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