Il 27 gennaio 2016, alle ore 11, presso la Sala Caduti di Nassirya, al Senato della Repubblica, in Piazza Madama 11, a Roma, la Commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei diritti umani del Senato e la Cild (Coalizione Italiana Libertà e Diritti Civili), in collaborazione con l’Associazione 21 luglio, invitano al convegno: “La deportazione e l’internamento. Storie di donne rom durante il fascismo“. Introduce Luigi Manconi, Presidente Commissione Diritti Umani del Senato e coordina Carlo Stasolla, Presidente Associazione 21 luglio. Intervengono: Rosa Corbelletto, Università degli Studi di Torino, Licia Porcedda, École des hautes études en sciences sociales, Parigi, Ivana Nikolic, Attivista rom. Conclude: Patrizio Gonnella, Presidente CILD.
Tra le vittime delle persecuzioni nazifasciste, che si ricordano il 27 gennaio di ogni anno in occasione della Giornata della Memoria, si stima vi siano tra i 500.000 e 1,5 milioni di rom e sinti.
Il confino, la deportazione e l’internamento di rom e sinti caratterizzarono profondamente anche il nostro Paese e riguardarono, in un primo momento, gli “zingari” stranieri che vivevano nei pressi delle frontiere italiane, in particolare in Istria. Da lì, queste persone furono deportate soprattutto nei luoghi di confino e internamento presenti in Sardegna, come quello di Perdasdefogu, così come in altre località sul territorio nazionale. Stessa sorte toccò poi agli “zingari” di nazionalità italiana. Tra di loro numerose erano le donne.
L’accesso alla sala è consentito sino al raggiungimento della capienza massima. Per gli uomini sono obbligatorie giacca e cravatta. Si ricorda che per accedere al Senato è obbligatorio l’accredito.
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