Nell’ambito del convegno che ha aperto la Settimana d’azione contro il razzismo, l’Unar ha presentato il Report delle attività svolte nel 2010. 766 le segnalazioni di discriminazioni pervenute all’ufficio antidiscriminazioni “razziali”, il doppio rispetto al 2009. Un aumento significativo pur considerando che, a differenza degli anni precedenti, esso comprende anche le segnalazioni di discriminazioni subite in ragione del genere, dell’orientamento sessuale o della fede religiosa. Circa una segnalazione su due proviene direttamente dalle vittime, una su quattro è promossa dall’Unar mentre una su cinque è segnalata da un testimone. Il 75% delle segnalazioni è stato raccolto tramite il servizio di call center. Tra i casi segnalati il 19,9% riguarda i mass media, il 17,65 la vita pubblica, il 16% l’erogazione di servizi pubblici mentre risultano relativamente meno frequenti, rispetto agli anni precedenti, le discriminazioni subite in ambito lavorativo e nell’accesso alla casa. Viene confermato invece che il numero più alto di segnalazioni è pervenuto da parte di cittadini stranieri provenienti dai paesi dell’Est e dai Balcani (23,3%) e Nord-Africani (20,9%).