Da circa sei mesi, quasi duecento persone, fra migranti e rifugiati politici, dopo l’esperienza di autogestione dell’ex Casa del rifugiato, “vivono” all’interno di una tendopoli nel capannone ex Set, nel quartiere Libertà a Bari (ne abbiamo parlato qui e qui). Si tratta di un vero e proprio “ghetto istituzionale” allestito dal Comune e dalla Prefettura di Bari, di fronte al quale i migranti si sono mobilitati e resi disponibili per cercare una soluzione alternativa, mediante l’utilizzo di spazi comunali in disuso da recuperare in forma di housing. La risposta del Comune si è concretizzata, al contrario, nell’indizione di un bando per la messa in opera di prefabbricati, ovvero un’ulteriore politica che trasforma l’accoglienza in marginalizzazione ed esclusione sociale.
Nonostante tutte le difficoltà quotidiane, Netzanet, Osservatorio Migranti di Basilicata e l’Associazione Diritti a Sud, insieme ai migranti, organizzano per venerdì 29 maggio una giornata di solidarietà all’interno dell’ex Set, in via Brigata Regina 129, a Bari.
In programma, a partire dalle 19 in poi, “Per un permesso minimo europeo…” A sostegno della libertà di circolazione dei migranti (http://blog.scioperosociale.it/appello-per-una-giornata-di-mobilitazione-dei-migranti-lavoratori-e-precari) e a seguire “SfruttaZero 2015“, Migranti e italiani presentano l‘autoproduzione di salsa di pomodoro Netzanet, promossa da Netzanet- Solidaria, Fuoridalghetto- BOREANO e Diritti a Sud, e finanziato grazie alla piattaforma di crowdfounding Produzioni dal Basso (https://www.produzionidalbasso.com/pdb_3721.html). Si termina con “Cena con tavolata” (cucina un piatto di buon cibo e portalo con te!) e musica meticcia.
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