È il decennale della rivolta di Rosarno: quando il 7 gennaio 2010 i braccianti immigrati reagirono contro lo sfruttamento e la violenza della ’ndrangheta, dei caporali e degli imprenditori fuori legge. «Dopo 10 anni non è cambiato niente. Solo che non c’è più la baraccopoli. Ma i ragazzi vivono sempre allo stesso modo». La terribile e disumana baraccopoli di San Ferdinando, dove vivevano più di duemila persone, è stata smantellata il 6 marzo 2019, ma nulla è stato fatto per dare un’accoglienza degna ai lavoratori immigrati che comunque anche quest’anno sono arrivati per la raccolta degli agrumi. Necessari ma sempre sfruttati e, questo anno, sempre più nascosti, scrive nel suo articolo Antonio Maria Mira, inviato a Rosarno, pubblicato sul sito di Avvenire.it.